Le apparecchiature all’interno uno studio dentistico hanno sempre indotto un certo timore: ad alcuni basta solo guardarli per iniziare a sudare freddo.
In realtà, nel corso degli anni il progresso tecnologico ha permesso di ottenere strumenti in grado di limitare il più possibile le incisioni ottenendo così interventi più precisi, poco invasivi (e quindi anche meno dolorosi) e con tempi di guarigione nettamente ridotti.
È questo il caso della tecnologia piezoelettrica, un’importante innovazione che ha rivoluzionato la chirurgia orale.
Introdotto alla fine degli anni ’90, l’ablatore piezoelettrico ha permesso di superare alcuni limiti dati dalla strumentazione chirurgica tradizionale composta per lo più da bisturi e seghetti.
La piezochirurgia si avvale di vibrazioni ultrasoniche per incidere l’osso senza intaccare il tessuto molle. Così facendo l’intervento sarà meno invasivo, arrecherà meno traumi e quindi il paziente avvertirà meno dolore nel post-operatorio.
Piezochirurgia: come funziona e le differenze con la Chirurgia tradizionale
Come funziona esattamente la piezochirurgia? La Chirurgia piezoelettrica sfrutta l’azione degli ultrasuoni. L’ablatore piezoelettrico produce delle micro-vibrazioni lineari longitudinali di natura ultrasonica, dell’ampiezza di soli 20-60 μm, capaci di incidere e tagliare l’osso con la massima precisione.
Proprio per queste sue peculiarità lo strumento piezoelettrico riesce a produrre un taglio micrometrico, selettivo e senza provocare perdite ematiche. È quindi un’operazione ben diversa da quella che si può ottenere con la vecchia strumentazione. Le frese tradizionali, infatti, richiedono un’elevata forza per poter incidere l’osso, cosa che per forza di cose rende la manovra del chirurgo meno controllabile e precisa.
Manipolo piezoelettrico: quali sono i vantaggi
Vediamo adesso nel dettaglio i vantaggi del manipolo piezoelettrico che hanno fatto sì che sostituisse definitivamente gli strumenti tradizionali.
1. Precisione assoluta
Come già detto la piezochirurgia si avvale di micro-oscillazioni e questo fa sì che il chirurgo abbia una padronanza assoluta dello strumento, padronanza che gli permette di praticare incisioni nell’osso con una precisione di 100 micron: non esiste altro strumento odontoiatrico che offra tale precisione.
2. Incisioni selettive
Gli interventi eseguiti con il manipolo piezoelettrico sono estremamente sicuri e questo perché lo strumento riesce ad ottenere incisioni selettive, ma cosa significa?
In poche parole, le micro-vibrazioni prodotte dall’ablatore riescono a incidere l’osso senza però toccare i tessuti molli che sono molto vascolarizzati e, soprattutto, ricchi di terminazioni nervose.
Questa caratteristica torna molto utile soprattutto quando gli interventi riguardano quelle zone in cui è presente il nervo alveolare che se danneggiato può portare a non pochi disturbi.
3. Incisioni precise
La capacità di incidere con la massima precisione rende lo strumento piezoelettrico perfetto per interventi che richiedono incisioni precise, come ad esempio, l’innesto di un impianto dentale.
Grazie a questo strumento il chirurgo può avere il massimo controllo e limare l’osso in modo che riesca ad accogliere perfettamente l’innesto.
4. Ossigenazione della ferita
Le vibrazioni prodotte dalla tecnologia piezoelettrica producono calore che, come effetto collaterale, potrebbe danneggiare i tessuti. Proprio per questo motivo gli utensili piezoelettrici sono dotati di un sistema di irrigazione che bagna di continuo la zona con una soluzione fisiologica; questa permette la dissipazione del calore evitando quindi ustioni.
La combinazione tra soluzione fisiologica e vibrazioni produce un interessante effetto: l’acqua fisiologica, sottoposta a vibrazioni libera una grande quantità di ossigeno che va ad ossigenare la ferita che sanguinerà meno e guarirà in meno tempo.
5. Guarigione più rapida
E a proposito della guarigione. Numerosi studi hanno mostrato come anche gli interventi realizzati con la tecnologia piezolettrica hanno tempi di guarigione nettamente inferiori rispetto a quelli che adoperano gli strumenti tradizionali andando a limitare anche eventuali complicazioni dell’implantologia.
Ma perché un’incisione fatta attraverso la piezochirurgia è meno dolorosa e guarisce più in fretta?
La risposta sta proprio nel modo in cui l’osso viene tagliato.
I classici strumenti rotanti hanno un’azione abrasiva e surriscaldano l’osso: le lime utilizzate producono delle micro-schegge che vanno a depositarsi proprio all’interno dell’incisione. Questi scarti attivano i macrofagi che hanno il compito di ripulire la zona. Solo quando la ferita sarà bonificata interverranno gli osteoblasti, le cellule adepte a ricostruire l’osso. Inoltre anche il surriscaldamento dell’osso rallenta la guarigione.
Insomma, il processo di guarigione è più lungo vista anche la quantità maggiore di osso asportato.
La tecnica piezoelettrica, invece, rimuove solo il necessario producendo poco scarto che verrà comunque rimosso dall’ossigeno liberato dalla soluzione fisiologica. Ciò significa che l’incisione è già pulita e l’azione degli osteoblasti sarà immediata.
Presso lo Studio Dentistico Tonio Armeli cerchiamo sempre di offrire ai nostri pazienti il meglio e con la Chirurgia piezoelettrica siamo in grado di intervenire con operazioni poco invasive che hanno tempi di recupero brevi.
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