Se ti sei spesso chiesto quando bisogna estrarre i denti del giudizio, troverai la risposta in questo articolo.
Bisogna innanzi tutto precisare che questa operazione può avvenire per due motivi:
- Fine preventivo
- Fine curativo
Approfondiamo assieme l’argomento per capire come e quando toglierli.
Indice:
- A cosa servono i denti del giudizio
- Quali sono i sintomi dei molari del giudizio?
- Perché estrarre un dente del giudizio?
A cosa servono i denti del giudizio
I denti del giudizio sono detti anche terzi molari o ottavi.
Assumono il nome “del giudizio” in quanto la loro eruzione avviene in età tardiva, tra i 18 e i 25 anni di età. Ci sono però casi in cui questi possono spuntare anche dopo i 40 anni e altri rari episodi in cui non erompono mai, rimanendo inglobati nella gengiva.
Sapevi che si tratta di denti ereditati dal passato? Il loro ruolo era di fondamentale importanza nel periodo preistorico, quando i nostri antenati dovevano consumare cibi duri e non cotti. In tal caso aiutavano nella masticazione. Nel frattempo, con l’evoluzione dell’alimentazione (cibi cotti e morbidi), la nostra bocca si è rimpicciolita ma il numero dei denti è rimasto uguale.
Ecco spiegato il motivo del poco spazio per i terzi molari e ottavi.
Quali sono i sintomi dei molari del giudizio?
Come capire quando un dente del giudizio sta nascendo?
In alcuni casi la loro fuoriuscita non da alcun tipo di fastidio, in altri casi i sintomi più comuni possono essere:
- gonfiore della zona interessata
- dolore alla gengiva della parte interessata
- rossore e sanguinamento delle gengive
- mal di testa e mal d’orecchio
- alito cattivo
- difficoltà nella masticazione e nella occlusione della mandibola
Se il dolore ai molari del giudizio è molto forte è possibile agire assumendo un antinfiammatorio indicato dal dentista di riferimento, ma è sempre consigliabile sottoporsi a una visita dentistica per capire se è necessaria la rimozione del dente.
Perché estrarre un dente del giudizio?
Come anticipato, è necessario togliere la mola del giudizio in via preventiva o per scopo curativo.
Nel primo caso, il dentista ritiene necessaria l’estrazione per salvaguardare la corretta posizione ed il giusto allineamento degli altri denti, così da evitare possibili conseguenze di malocclusione dentale e denti storti.
Sarà invece necessario a scopo terapeutico nelle seguenti circostanze:
- Affollamento dentale
- Corrosione del dente adiacente
- Infezione al dente, come carie dentali, ascesso dentale o granuloma
- Inclusione dentale, ovvero il dente rimane incastrato sotto la gengiva. Ciò potrebbe provocare delle cisti dentali da curare.
- Infiammazioni gengivali
In ogni caso sarà il dentista di riferimento a indicare la procedura che più si addice al caso. Io sono un dentista a Catania e consiglio sempre ai miei pazienti di prendere un appuntamento in caso di fastidi ai denti o alle gengive, così da prevenire patologie più gravi.